Alonso Pinto è stato un membro della Confraternita spagnola degli Assassini durante la Reconquista.
Biografia[]
Nato durante il Rinascimento, Alonso Pinto si arruolò alla marina spagnola, dove con il tempo si costruì un discreto curriculum lavorando su oltre dieci navi. L'esperienza lo portò ad essere un esperto marinaio e alquanto abile, con la capacità di arrampicarsi sugli alberi maestri, balzando di corda in corda e appendendosi alle vele anche durante le burrasche più furiose.[1]
Tuttavia, la sua tendenza alla pigrizia e all'insubordinazione gli fruttarono un congedo formale. Dopo aver lasciato la marina spagnola, Alonso si unì alla ciurma pirata del capitano Rodrigo de Mendoza e scoprì un affinità con il suo nuovo capitano e il suo stile di vita.[1]
Quando Rodrigo si unì alla Confraternita, Alonso fece altrettanto, nella speranza di avere la possibilità di combattere i suoi precedenti capitani.[1]
Caratteristiche e personalità[]
Alonso Pinto era un marinaio esperto con una saggia arguzia e un cinico senso dell'umorismo. I suoi anni a lavorare su una nave lo resero agile nella corsa acrobatica riuscendo ad arrampicarsi sugli alberi maestri, balzando di corda in corda e appendendosi alle vele anche durante le burrasche più furiose. Ciò lo aiutò anche in battaglia, che lo rese un avversario temibile e imprevedibile.[1]
Curiosità[]
- Di origini gotiche, il nome Alonso è la variante spagnola di Alfonso, che si è diffuso dapprima in Spagna e nella Penisola Iberica, a causa dei numerosi re visigoti e dei loro discendenti. Da qui, poi, è entrato in uso anche nell'onomastica italiana, passando innanzitutto dal sud Italia, a causa dell'occupazione aragonese prima e di quella borbonica poi. Generalmente viene considerato un derivato di Adalfuns, composto da adal (o athal, "nobile") e da funs ("pronto", "preparato"). Pinto, in spagnolo, significa "dipinto".
Galleria[]
Apparizioni[]
Fonti[]