A vele spiegate è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Dopo aver scoperto dove i Templari Bizantini stanno costruendo il loro esercito, Ezio Auditore da Firenze si dirige verso il porto dove la nave di Piri Reis lo aspetta per portarlo in Cappadocia. Tuttavia, il porto è chiuso dalla grande catena, tesa dai Giannizzeri che cercano Ezio, che rende impossibile ad una nave di lasciare Costantinopoli.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze incontra Yusuf Tazim.
- Yusuf: Signor Auditore! In città gira voce che tu stia per lasciarci.
- Ezio: Non posso avere segreti?
- Yusuf: (Risata) Sta' tranquillo, fratello. Il capitano della tua nave è un amico. Ma nessuno di voi andrà da nessuna parte, per ora. I Giannizzeri hanno teso la Catena per chiudere la bocca del Corno d'Oro. E hanno ordinato un blocco navale fino alla tua cattura.
- Ezio: Hanno teso la Catena per me?
- Yusuf: Ah, festeggeremo più tardi.
Yusuf porge ad Ezio una bomba.
- Yusuf: Tieni, ti ho portato qualcosa.
Ezio prende il regalo di Yusuf.
- Yusuf: Attento. Ha cinquanta volte la potenze delle nostre solite bombe.
- Ezio: Bene, so cosa fare.
- Yusuf: La tensione è palpabile.
- Ezio: Yusuf, aspetta. Un favore.
- Yusuf: Si, dimmi.
- Ezio: C'è una donna che gestisce una libreria alla vecchia stazione dei Polo... Sofia. Prenditene cura. È una signora non comune.
- Yusuf: Hai la mia parola.
- Ezio: Raduna gli uomini. Questo attirerà parecchie attenzioni.
Ezio si dirige verso una delle torri che tendono la Grande Catena sul Corno d'Oro.
Dopo aver raggiunto la base della torre, vi posiziona la bomba datagli da Yusuf e, con un colpo sparato dalla sua pistola celata, fa esplodere la bomba che fa crollare la torre.
Distrutta la Grande Catena, Ezio si dirige verso le banchine del porto dove gli Assassini turchi tengono occupati i Giannizzeri ed i soldati Ottomani.
- Yusuf: Quelle navi sono armate. Attendono di fermare la tua imbarcazione. Occupatene tu. Noi liberiamo le banchine.
Ezio sale su una nave da guerra ancorata al porto e ne usa il cannone del fuoco greco per distruggere le navi che intendono fermare quella che deve portarlo in Cappadocia.
- Yusuf: Ah, fuoco greco. Mi piace il tuo modo di pensare, Ezio.
Dopo aver distrutto tutte le navi del blocco navale posto dai Giannizzeri, Ezio raggiunge, facendosi largo tra le navi in fiamme, la nave che lo deve portare in Cappadocia, dove trova ad attenderlo Piri Reis.
- Piri Reis: Non molto discreto come approccio.
- Ezio: Ah, già. Scusa il ritardo.
La nave si dirige verso il Mar di Marmara mentre nel Corno d'Oro le navi in fiamme cominciano ad affondare.
Risultato[]
Dopo aver distrutto la Grande Catena, Ezio si dirige in Cappadocia.
Curiosità[]
- Durante il dialogo con Yusuf, nella versione italiana la frase di Ezio "Bene. So cosa fare." viene pronunciata da Leonardo Gajo, direttore del doppiaggio del gioco e doppiatore di Clay Kaczmarek, e non dal doppiatore di Ezio, Diego Baldoin.