È solo un incubo è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Aveline de Grandpré, presente all'interno del titolo videoludico Liberation, sviluppato da Abstergo Entertainment.
Descrizione[]
Aveline de Grandpré passeggia per le strade di New Orleans insieme alla madre Jeanne. Tuttavia, dopo essersi distratta, la perde di vista.
Dialoghi[]
Una giovane Aveline de Grandpré passeggia insieme alla madre Jeanne per le strade di New Orleans. Ad un certo punto, mentre la madre è distratta da un banco del mercato, Aveline si allontana per inseguire una gallina abbandonata.
- Aveline: Torna qui!
Aveline insegue fino in un vicolo l'animale, che viene colpito da un calcio da un uomo armato. Aveline si rende quindi conto di aver raggiunto un luogo dove alcuni uomini mettono in vendita alcuni schiavi.
- Schiavista: (Ad un cliente, indicando uno schiavo) È perfetto per le piantagioni, monsieur. Guardatelo bene. È forte. Sano. Lavora sodo.
(Ad un altro schiavo) Ti ho detto di stare buono, Kongo!
(Al cliente) Come le dicevo, monsieur, questo è forte come un bue. È in buona salute. In fondo gli manca solo qualche dito.
Spaventata, Aveline cerca la propria madre con lo sguardo.
- Aveline: Mamma...?
Spaventata da quanto visto, Aveline lascia il mercato degli schiavi. Raggiunte nuovamente le strade principali, la giovane vede la propria madre tra la folla.
- Aveline: Mamma!
Aveline raggiunge la donna.
- Aveline: Mamma!
Dopo averle preso il braccio, Aveline si rende conto di aver sbagliato persona.
- Aveline: Scusate, signora.
Dopo aver assistito alla scena e scambiando Aveline per una schiava in fuga, una guardia cittadina le si avvicina.
- Guardia: Ehi, tu! Piccola peste! Ti farò arrestare!
La guardia colpisce Aveline con il calcio del fucile, facendola cadere a terra.
Quando si rialza, Aveline è ormai una donna adulta. Una volta in piedi, Aveline viene aggredita da alcuni schiavisti, che tuttavia riesce a sconfiggere. Dopodiché, viene avvicinata da un altro uomo, a cui esce un serpente dalla bocca.
Aveline si sveglia, ritrovandosi nel suo letto. Allarmata dalle urla della ragazza, la matrigna, Madeleine de L'Isle, accorre in suo aiuto.
- Madeleine: Aveline. Chérie, stavi urlando di nuovo. È stato un incubo?
- Aveline: Sì. Solo un sogno. Scusate se vi ho svegliato.
- Madeleine: Shhh, tesoro, shhh, non scusarti. Una madre si preoccupa, anche una matrigna.
- Aveline: Grazie, Madeleine.
Madeleine lascia la stanza di Aveline, che, seduta sul suo letto, osserva il ciondolo regalatele anni prima dalla madre.
- Aveline: Mamma, tu mi pensi? Mi hai dimenticata? Sei ancora viva?
Dopodiché, si alza dal letto e si avvicina alla finestra della sua stanza.
- Aveline: In ogni caso, la notte non va sprecando dormendo.
Aveline apre uno scrigno, da dove recupera i suoi abiti da Assassina.
Risultato[]
Dopo essersi svegliata ed aver realizzato di avere fatto un incubo, Aveline decide di sfruttare la notte per operare a favore dell'Ordine degli Assassini.